La Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra ha deliberato un contributo a favore della Soprintendenza Archeologica per la Toscana, per il restauro di un vaso cinerario e del corredo rinvenuto nello scavo in Loc. Ortino a Volterra.

Dopo le scoperte seguite al crollo delle mura del gennaio 2014 e del muro di contenimento del viale Trento e Trieste, che hanno portato alla luce resti di capanne di età villanoviana, nel mese di marzo 2015 in vista della realizzazione del nuovo asilo nido del Comune di Volterra, la Soprintendenza Archeologica della Toscana ha iniziato i lavori di assistenza alla realizzazione del suddetto immobile, che sarà realizzato proprio ai piedi della mura della città, in Loc. Ortino.

Al di sotto dello strato di terreno formatosi a seguito dei lavori agricoli è stato evidenziato un interessante livello antropizzato, caratterizzato dalla presenza di canalette/drenaggi di età moderna, riferibili a vigneti documentati nell’area e da numerose evidenze di età antica: infatti oltre a reperti residuali nel terreno agricolo (riferibili a età etrusca e romana) sono stati trovati strati di natura antropica in relazione a struttura in pietra e, nel settore sud-orientale dell’area, due sepolture.

In virtù del carattere preliminare delle ricerche, è stato deciso di indagare subito le sepolture e di aprire un piccolo saggio di approfondimento, per raccogliere maggiori elementi per definire le strategia di intervento.
Per quanto riguarda le tombe si trattava di due sepolture, una di inumato molto compromessa dalle arature e del tutto priva di corredo (ad esclusione di alcuni ornamenti personali in ferro), l’altra di incinerato entro ziro: la struttura consiste di un grande contenitore del diametro conservato di oltre 80 cm e di un’altezza di oltre un metro. Il vaso, con l’eccezione della parte sommitale, appare in buone condizioni di conservazione.