Ieri è partito il progetto ‘Riscoprendo i frutti dimenticati’ voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra nell’ottica di favorire iniziative volte al mantenimento delle tradizioni locali, alla tutela della biodiversità e allo sviluppo sostenibile del territorio, con il supporto della sua commissione agricoltura e in collaborazione con la sezione agraria dell’ITCG Istituto Tecnico Niccolini di Volterra, Santa Chiara ASP, e  l’Associazione Mondo Nuovo.

A tre giorni dalla giornata nazionale degli alberi, si è svolto presso il terreno  ‘Orto del Lolli’ a Volterra l’avvio di questo progetto con la piantumazione  da parte degli studenti di 20 piante da frutto, mentre 5 saranno messe a  dimora nell’orto dell’Istituto Niccolini.

Presenti alla cerimonia Roberto Pepi presidente della Fondazione CRV,  Alessandro Salvini vicepreside dell’Istituto Niccolini, Mauro Occhini presidente di Mondo Nuovo, Angela Piccicuto presidente di Santa Chiara  ASP e i membri della commissione agricoltura della Fondazione CRV.

Molte le varietà delle piante acquistate per questo  primo step, tra cui: il pero cocomera, il melo s. giovanni, il susino cascolina,  il pesco cotogna di rosano, sono forme e profumi che appartengono a un  passato dimenticato, ma che merita di essere riscoperto e apprezzato.

L’intervento ha lo scopo di valorizzare e far conoscere a studenti e  consumatori le varietà frutticole poco coltivate in Toscana e in val di Cecina  a favore delle varietà commercialmente più importanti – spiega Stefano  Ghelli membro della commissione agricoltura – e potrà essere utilizzato  dalla scuola agraria come primo strumento didattico operativo e di  osservazione al servizio degli studenti che potranno, supportati dalla  Fondazione, ampliare e valorizzare quanto realizzato. Le esercitazioni di  potatura, di coltivazione, di concimazione, l’entomologia agraria e la  fitopatologia potranno avere un valido supporto operativo da questo primo  nucleo”.

Un progetto dalle molteplici valenze, didattica ed esperienziale, di  valorizzazione dell’agrodiversità e di accoglienza e integrazione con  soggetti fragili ‘speciali’ che potranno trovare giovamento dalla cura delle  piante.

È l’inizio di una collaborazione importante, la scuola ha bisogno di progetti  come questo – afferma Alessandro Salvini vicepreside dell’ITCG – ha  bisogno non tanto o non solo di soldi, ma di persone, del loro tempo, della  loro competenza e disponibilità. Sono grato alla Fondazione CRV per aver  attivato questa rete di contatti necessari per costruire il futuro dei nostri  ragazzi”.

Comunicazione Fondazione CRV – comunicazione@fondazione crvolterra.it

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