MOSTRA DI CARLO BIMBI “TRA ARTE E DESIGN” dal 2 settembre 2023 al 6 gennaio 2024
- 21/08/2023
- Pubblicato da: Fondazione CRV
- Categoria: News,

Sabato 2 settembre alle ore 17.00 si inaugura la mostra di Carlo Bimbi “Tra Arte e Design” nelle sale del Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.
L’esposizione – visitabile dal 2 settembre 2023 al 6 gennaio 2024 – sarà presentata dalla curatrice la prof.ssa M.Lisa Guarducci e arricchita da una lezione su “Dante e la luce” del prof. Massimo Seriacopi dottore di ricerca in Filologia dantesca presso l’Università di Firenze, docente di lettere e autore di numerosi volumi di studi danteschi e articoli su riviste italiane e internazionali.
Si tratta della prima mostra antologica nella quale il designer volterrano espone opere sia d’arte che di design, compresa l’ “Ultima Cena a Volterra”, dove la tavola in corten, illuminata a led e apparecchiata con preziosi oggetti d’alabastro, è la protagonista assoluta, pensata espressamente per la città e la sua pregevole tradizione artigianale, una sorta d’atto d’amore per un cammino che viene da lontano e che deve trovare nuove strade per proiettarsi nel futuro.
Per arte e design ci sono due date a partire dalle quali si snoda l’attività professionale e artistica di Carlo Bimbi, il 1961 e il 1964. E sono presenti le due opere realizzate in quegli anni, il Cardinale e Il rilievo della sedia mod.68 per Artek (1935) di Alvar Aalto, che sono esposte accanto per la prima volta in pubblico nella mostra.
Suggeriamo al visitatore di partire da lì, da quelle date e da quelle opere che pur vicine nel tempo, mostrano percorsi, la via dell’arte e quella della progettazione e del design, quanto mai distanti ma vivi nella formazione del giovane volterrano, compiuta tra l’Istituto d’Arte della sua città natale e l’ISIA di Firenze.
La mostra procede lungo questi due binari.
Sono così esposte per la prima volta le opere pittoriche degli anni ’60, provenienti dalla collezione privata dell’artista, a fianco di una carrellata di immagini dei prodotti più significativi della carriera di Carlo Bimbi designer, tra i quali spicca il Tuttuno oggi nella collezione permanente del MOMA di New York.
I due binari paralleli negli ultimi anni convergono.
Dopo anni di riflessioni, di ripensamenti, di insoddisfazione per un sistema consumistico che ha fatto del design uno stile e non più un metodo culturale di progettazione, col risultato di una iper produzione sostenuta da un bombardamento mediatico che inquina ambiente, società e individui, Carlo Bimbi sceglie una sua terza via, quella del “progettare ad arte“. È questa la terza e ultima sezione della mostra, che si snoda attraverso i teatrini e i dipinti dedicati a segni iconici della
sua produzione di design, per arrivare come abbiamo detto all’installazione dell’Ultima Cena a Volterra, omaggio alla tradizione alabastrina della città delle balze.
Arte e design – i veri protagonisti della mostra – non sono tra loro alternativi e antagonisti, o così vuole dimostrare la storia artistica e professionale di Carlo Bimbi.
Note biografiche di CARLO BIMBI
Carlo Bimbi (1944), dopo la formazione artistica a Volterra sua città natale, ha scelto di operare nel campo del design d’arredo ottenendo importanti successi, a partire dalla partecipazione alla mostra “Italy: the new domestic landscape” del 1972 al MOMA di New York, dove il suo TUTTUNO compare nella collezione permanente.
In questi ultimi anni è tornato sui territori dell’arte con una mostra alla C2 di Firenze nel 2022 e, pochi mesi dopo e nella stessa città, al Borghese Palace Art Hotel, con la curatela di Paola Neri Viggiano.
Della sua lunga attività è testimonianza la monografia “Carlo Bimbi / Vocazione designer”, curata da Giovanna Uzzani per i tipi di Bandecchi & Vivaldi (2022).
L’esperienza nel campo del design e la convinzione che i tempi in cui viviamo richiedano interventi ‘per via di levare’ e non per ‘via di mettere’, hanno spinto Carlo Bimbi a ripensare al suo lungo cammino artistico e professionale, non perdendo mai di vista la stella polare del design epurato però dall’impegno verso il mercato e incentrato sulla ricerca formale e estetica.
Sedie, divani, tavoli, mobili, vengono ora rivisitati dal designer con l’occhio dell’artista, dando vita a opere che possiamo sintetizzare secondo le tipologie convenzionali in quadri e sculture.
Opere che ricorrono a tecniche e materiali innovativi e tradizionali allo stessotempo, a partire dal mai dimenticato alabastro.