MANIFESTO PER LA TUTELA DELLA SALUTE A VOLTERRA E NEL SUO TERRITORIO
- 29/07/2020
- Pubblicato da: Fondazione CRV
- Categoria: News,

Il testo che segue è nato dalla sensibilità di numerosi Presidenti o Responsabili di Istituzioni, Enti ed Associazioni rappresentative della Città di Volterra e del territorio, i quali, senza alcun vincolo di appartenenza a partiti o movimenti politici, si sono sentiti in dovere di esprimere la profonda e trasversale convinzione diffusa tra i loro concittadini, che si debba sollecitare chi di dovere a dotare il nostro Ospedale di alcuni indispensabili posti letto di terapia intensiva, sulla base della Legge vigente.
Il tenore del documento è assolutamente obiettivo, privo di notazioni polemiche, e si limita a riportare i riferimenti normativi del caso. In questa fase infatti, dopo l’esperienza della pandemia, il nostro territorio non si può permettere il lusso di giocare al ribasso in materia di sanità, rinunciando ad un servizio come la terapia intensiva, indispensabile per la piena e stabile sicurezza del proprio Presidio Ospedaliero, non altrimenti garantita da soluzioni palliative. Perché dunque rinunciare a cogliere un vantaggio fondamentale che la Legge offre al nostro territorio garantendogli un futuro meno incerto?
A tutti coloro che hanno firmato va il ringraziamento della comunità; chi finora non lo ha fatto, ha tempo per riflettere e rivedere la propria posizione; chi solo ora è venuto a conoscenza del documento, potrà senz’altro esprimere – come ci auguriamo – il proprio sostegno.
Presso la Provolterra ogni cittadino potrà sottoscrivere il manifesto per la tutela della salute a Volterra e nel suo territorio
MANIFESTO PER LA TUTELA DELLA SALUTE A VOLTERRA E NEL SUO TERRITORIO
Noi sottoscritti cittadini volterrani, sentendo il peso della responsabilità di Istituzioni, Enti e Associazioni operanti in vari ambiti a Volterra e nel suo territorio, in piena autonomia e libertà e senza alcun vincolo di appartenenza a partiti o movimenti politici, ma nell’esclusivo superiore interesse di tutta la cittadinanza e della maggior tutela del diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione
– Considerato il totale ribaltamento di prospettiva che l’emergenza sanitaria in atto ha determinato, palesando il fallimento della politica dei tagli alla sanità (riconosciuto a tutti i livelli amministrativi) ed il ruolo fondamentale degli ospedali diffusi sul territorio, come il presidio ospedaliero di Volterra, fino a poco fa considerati da miopi visioni centralistiche come marginali o addirittura superflui;
– Considerata la delicata situazione demografica del nostro territorio nell’ottica di una sempre più impellente urgenza di rigenerazione umana, capace di superare barriere, esclusioni e pregiudizi meramente numerici nei confronti di una popolazione segnata da situazioni di grave disagio e di particolare fragilità;
– Considerato che il futuro economico e sociale di Volterra e del suo territorio è largamente legato alle dinamiche dei flussi turistici, ora più che mai attratti da aree che alle bellezze artistiche e paesaggistiche siano in grado di unire una qualità di vita più salubre e piena garanzia di sicurezza per la salute di residenti e visitatori, particolarmente quando questi si trovino nella necessità di un ricorso a cure ospedaliere non solo croniche (come nel caso della dialisi), ma immediate ed urgenti;
– Considerati gli ingenti stanziamenti da investire specificamente nel settore sanitario che a breve sono stati prospettati sia dalla Unione Europea che dal Governo nazionale e che dovranno necessariamente essere intercettati, non meno che da altri, anche per il potenziamento e la completa messa in sicurezza del nostro presidio ospedaliero;
– Considerato che il Decreto Legge 19 Maggio 2020, n. 34 prevede che le Regioni garantiscano l’incremento di “attività in regime di ricovero, rendendo strutturale la risposta” e nello specifico “una dotazione di posti letto di Terapia Intensiva pari a 0.14 posti letto per mille abitanti, una riqualificazione di posti letto di area semi-intensiva, con relativa dotazione impiantistica idonea a supportare le apparecchiature di ausilio alla ventilazione”, “assicurando per almeno il 50%,la possibilità di immediata conversione in posti letto di terapia intensiva”;
– Considerati gli appelli che da più parti sono stati rivolti alle Autorità competenti in ambiti istituzionali, o anche semplicemente a mezzo stampa o social, contestuali alla pubblica presa di posizione assunta dai Sindaci della Val di Cecina (Volterra, Montecatini, Pomarance e Castelnuovo) in ordine alla richiesta di posti letto di terapia intensiva nell’ospedale di Volterra;
– Considerata l’esistenza nel merito di uno studio di fattibilità proposto alla Azienda Sanitaria Locale e alla Regione Toscana da Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Auxilium Vitae SpA e Comune di Volterra;
– Considerato che la Regione Toscana, con Delibera del 15 Giugno 2020, ha definito che “il numero di posti letto da incrementare per raggiungere la dotazione prevista di 536 posti letto di Terapia Intensiva è di 193”, con il contestuale “adeguamento di 262 posti letto di degenza ordinaria per consentirne l’utilizzo come posti letto sub-intensivi e nel 50%come intensivi”;
– Considerato che allo stesso tempo Volterra non è stata ricompresa dalla stessa Delibera, nel novero degli Ospedali in cui creare posti letto di Terapia Intensiva, essendo l’indice degli 0.14 posti letto per mille abitanti stato applicato a livello di area vasta e non in riferimento ai contesti territoriali che sono gli ambiti di effettiva operatività degli ospedali;
CHIEDIAMO CON CHIAREZZA E DETERMINAZIONE
alla Regione Toscana e all’Azienda Sanitaria competente per territorio di attivare i tre posti letto di terapia intensiva spettanti al presidio ospedaliero di Volterra, sulla scorta dei nuovi criteri individuati dal Ministero, da inserire nel piano pluriennale della stessa ASL. Chiediamo altresì alle Amministrazioni Comunali di farsi parte attiva in questa istanza. Ogni altra proposta, anche se presentata formalmente come rivolta al potenziamento dal nostro presidio ospedaliero, è da considerarsi non adeguata e lesiva di un diritto fondamentale per il nostro territorio.