L’ANIMA DI VOLTERRA. Professionalità e competenza al servizio della città
- 26/09/2023
- Pubblicato da: Fondazione CRV
- Categoria: Centro Espositivo, News,

Ancora una stagione di successi quella siglata Anima di Volterra, il progetto ideato e voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, dalla Parrocchia della Basilica della Cattedrale di Santa Maria Assunta e gestito da Opera Laboratori, un’azienda che grazie alla sua lunga esperienza nella valorizzazione di alcuni tra i musei più noti al mondo, come la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, la Reggia di Caserta, ha portato alti livelli di competenze e innovazioni tecnologiche nel percorso di scoperta dei tre siti affacciati su Piazza San Giovanni: il Duomo, il Battistero e l’Antico Ospedale Centro Espositivo Santa Maria Maddalena.
“La Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra è particolarmente orgogliosa di aver dato luogo al progetto Anima di Volterra insieme agli altri partner – afferma Roberto Pepi presidente della Fondazione CRV – che ad oggi ha generato ben 7 posti di lavoro ex novo per giovani del territorio volterrano, oltre alla soddisfazione di aver arricchito l’offerta culturale della città con visite a monumenti adesso pienamente apprezzati nella visibilità e nella considerazione che meritano. La città di Volterra per l’enorme ricchezza che presenta dal punto di vista storico, artistico, paesaggistico, archeologico – sottolinea Pepi – potrebbe essere configurata come un distretto della cultura, ossia un luogo di confronto e progettazione con al centro il tema della cultura intesa come strumento per lo sviluppo strategico del territorio e delle politiche sociali ed economiche. Ma per ottenere questo risultato non è più pensabile che le strutture presenti sia i musei che i siti archeologici, come il teatro romano, l’acropoli e quelli che apriranno in futuro, penso all’anfiteatro e allo scavo delle colombaie – conclude il presidente – siano gestiti dal volontariato o in modo assistenziale, bensì dovranno essere amministrati con competenze imprenditoriali e gli stessi dipendenti avere una formazione professionale specifica per l’accoglienza dei visitatori. Questo potrebbe diventare un modello di business e creare un indotto occupazionale, generando un’economia più fiorente rispetto a quella che c’è stata fino ad oggi.”
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