L’appello della Fondazione CRV
per affrontare la drammatica situazione dell’Ucraina

In queste ore concitate scandite da incertezze e continui rimbalzi di notizie sulla guerra in Ucraina, si sta concretizzando sempre di più – con l’arrivo dei primi pullman alla frontiera appena fuori Trieste – la verosimile fuga di centinaia di migliaia di civili e il conseguente approdo nei vari paesi europei, tra cui l’Italia. Qui, infatti, è presente forse la maggiore comunità ucraina dell’Europa occidentale, composta da ben 240 mila persone. Al momento, secondo una dichiarazione dell’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati, sono fuggite dall’Ucraina circa 370 mila persone, ma alcune stime prevedono un esodo da uno a quattro milioni di ucraini se non di più. Pare che nella nostra nazione arriveranno perlopiù bambini e anziani che si ricongiungeranno alle circa 200 mila donne che lavorano in Italia. In tutta la penisola, da nord a sud, diverse istituzioni, volontari e associazioni umanitarie si stanno organizzando per fronteggiare la possibile emergenza.

In questa drammatica situazione penso ci sia bisogno di un atto di grande solidarietà e senso civico da parte di tutta la Valdicecina, che possa diventare una terra d’accoglienza per la popolazione ucraina in fuga afferma Roberto Pepi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterrami appello alle amministrazioni comunali, agli enti e alle associazioni di volontariato come la Caritas, la Misericordia, la Croce Rossa: apriamo un tavolo di confronto e impostiamo la strategia migliore per accogliere i profughi. La Valdicecina non solo si dovrebbe preparare per farsi trovare pronta, ma mi auguro che possa proporsi come territorio sensibile, solidale e aperto all’ospitalità di un popolo bisognoso, mettendo a disposizione servizi e alloggi. Qui, abbiamo strutture sanitarie d’eccellenza in grado di curare e seguire chi ne abbia necessità, sia da un punto di vista fisico che psicologico”.

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