LA SANITA’ A VOLTERRA, TRA POTENZIALITA’ DI SVILUPPI FUTURI E NECESSITA’ DI POLITICHE MIRATE
- 17/02/2022
- Pubblicato da: Fondazione CRV
- Categoria: News,

La sanità volterrana è oggetto di una costante attenzione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, come dimostrano i numerosi interventi volti proprio a sostenere e rafforzare la presenza del presidio ospedaliero Santa Maria Maddalena. Per citare solo gli ultimi in ordine di tempo, ricordiamo che dal 2019 sono state donate ben tre apparecchiature all’ospedale di Volterra, oltre a un contributo erogato alla Fondazione Volterra Ricerche.
Al 2019 risale infatti l’acquisto di un nuovo ecografo per il reparto di ostetricia e ginecologia, nel 2020 è stata la volta della donazione di un laringoscopio portatile per l’Unità operativa di anestesia e rianimazione, uno strumento indispensabile per l’accesso in emergenza alle vie aeree nei casi di rianimazione e di insufficienza respiratoria acuta.
Il 2021 ha visto ben due interventi: l’acquisto e la donazione di un nuovo ecografo per l’Unità operativa di anestesia e rianimazione e il contributo alla Fondazione Volterra Ricerche per il completamento del progetto relativo all’attivazione di reparti di terapia intensiva/sub intensiva messo a punto dalla Fondazione CRV insieme ad Auxilium Vitae in seguito all’arrivo della pandemia.
Con questo finanziamento è stato possibile allestire un sistema di telemetrie con centrale di monitoraggio su cinque posti letto di riabilitazione cardio-respiratoria in grado di migliorare la capacità nella continuità assistenziale di Auxilium Vitae e contestualmente supportare e agevolare la gestione di pazienti a più alta complessità e intensità assistenziale post-operatoria ricoverati all’interno delle strutture del presidio ospedaliero di Volterra.
“La Fondazione CRV crede con forza nel potenziamento dell’ospedale Santa Maria Maddalena, e con i nostri interventi contenuti ma di rilievo, dimostriamo la fiducia e la positività di queste azioni – afferma Roberto Pepi presidente della Fondazione CRV – da sottolineare che tutti gli acquisti di macchinari non solo sono stati condivisi dall’ Asl, ma nascono come richieste pervenute dalla stessa struttura ospedaliera al fine di migliorare le prestazioni delle varie unità. Voglio invitare a una riflessione: durante questi due anni di pandemia l’ospedale di Volterra si è fatto carico dell’assistenza ordinaria non solo del suo territorio di competenza ma anche di quelli limitrofi, dopo che le strutture di Pontedera e Pisa sono diventate centri covid, quindi è lampante l’importanza e l’indispensabilità di questi ospedali detti, non a giusto titolo, periferici, che fungono da polmone nei momenti di difficoltà. Di realtà simili nel tempo ce ne sarà sempre più bisogno, e la medicina territoriale dovrà essere maggiormente sviluppata. Questo periodo, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha messo ancora più in evidenza le competenze, la professionalità e l’impegno del personale medico e paramedico sia dell’ospedale Santa Maria Maddalena che di Auxilium Vitae. A tutti loro va la stima e il ringraziamento della nostra Fondazione. Occorre però fare un’altra considerazione – spiega Pepi – il settore sanitario ha rappresentato storicamente per Volterra un importante volano occupazionale, e anche oggi, oltre all’aspetto assistenziale e di cura, il comparto va inquadrato e considerato anche per questo valore, tutt’altro che secondario: il lavoro. Se all’esistente sommiamo le potenzialità dell’espansione della nuova Rems e l’atteso sviluppo di Auxilium Vitae, appare evidente quante nuove opportunità occupazionali si potranno realizzare. Proprio da qui, dal settore sanitario e non solo, può partire il ripopolamento del nostro territorio, il recupero di abitanti e residenti. Ma è necessario affrontare e analizzare il diffuso fenomeno del pendolarismo e trovare soluzioni atte a frenarlo e ridurlo – incalza il presidente – serve una convinta azione volta ad agevolare l’insediamento stabile di questi operatori nella nostra città, attraverso adeguate scelta urbanistiche e una duratura politica della casa, degli affitti, di tutta una serie di incentivi e agevolazioni che creino i presupposti e le condizioni perché Volterra torni ad essere scelta, apprezzata e ambita per viverci”.
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