In Italia quasi un milione di minori vive in condizioni di povertà assoluta, spesso causata dalla povertà educativa: le due si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione.

Con la Legge di stabilità 2016, all’articolo 1 comma 392, il Governo ha istituito, in via sperimentale, per gli anni 2016, 2017 e 2018, il “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, alimentato dai versamenti effettuati su un apposito conto corrente postale dalle Fondazioni di origine bancaria, nell’ambito della propria attività istituzionale.

Il Protocollo d’Intesa, in attuazione dell’articolo 1 comma 393,  stipulato tra le fondazionirappresentate da ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpA), la  Presidenza  del Consiglio dei ministri, il Ministero dell’economia e delle finanze  e il Ministero del lavoro e delle politiche socialidefinisce  le modalità di intervento di contrasto alla povertà educativa minorile e individua le caratteristiche dei progetti da finanziare,  le modalità  di  valutazione  e  selezione,  anche  con  il  ricorso  a valutatori indipendenti, e di monitoraggio, al fine di assicurare  la trasparenza, il migliore utilizzo delle risorse e  l’efficacia  degli interventi.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, in accordo con altre Fondazioni di Origine Bancaria, vista l’importanza dell’iniziativa ha deliberato di aderire al “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”; le Fondazioni lo alimenteranno con circa 120 milioni di euro all’anno per tre anni.

Per maggiori informazioni:

Situazione aggiornata Fondo Povertà Educativa Minorile: